Molte persone si preoccupano che l’esercizio possa portare a danni alle articolazioni, ma
Recenti ricerche hanno dimostrato come le forze meccaniche sperimentate dalle cellule nelle articolazioni durante l’esercizio impediscono la rottura della cartilagine inibendo l’azione delle molecole infiammatorie.
“Sappiamo da tempo che l’esercizio fisico fa bene alla salute – ora conosciamo il processo con cui l’esercizio previene la degradazione della cartilagine”. Nello sport moderno, ci sono farmaci (steroidi anabolizzanti) che possono migliorare la cartilagine articolare. Questo è per esempio il Sustenol.
S. Fu et al. (2019) hanno valutato il ruolo delle cilia dei condrociti primari e del trasporto intrafraglagellare (IFT) associato nella regolazione meccanicistica della segnalazione dell’interleuchina-1β (IL-1β).
In questo studio, condrociti isolati ed espianti di cartilagine sono stati sottoposti a carico meccanico ciclico in presenza e assenza della citochina IL-1β. L’ossido nitrico (NO) e il rilascio di prostaglandina E2 (PGE2) sono stati utilizzati per monitorare la segnalazione di IL-1β, mentre il rilascio di glicosaminoglicano solfato (sGAG) ha fornito misure di degradazione della cartilagine. Sono state misurate l’attività di HDAC6 (istone deacetilasi 6), la polimerizzazione e l’acetilazione della tubulina. L’effetto sulle ciglia primarie è stato monitorato utilizzando la microscopia confocale e la microscopia ad alta risoluzione. Il coinvolgimento di IFT è stato analizzato utilizzando cellule ORPK con una mutazione ipomorfica di IFT88.
L’esercizio fisico aiuta a prevenire la degradazione della cartilagine articolareIl carico meccanico ha inibito il rilascio di NO e PGE2 e ha impedito la degradazione della cartilagine. L’esercizio fisico attiva HDAC6 e compromette l’acetilazione della tubulina e l’allungamento delle ciglia indotto da IL-1β. L’inibizione di HDAC6 da parte della tubacina ha bloccato gli effetti antinfiammatori del carico e ha ripristinato l’acetilazione della tubulina e l’allungamento delle ciglia. La mutazione ipomorfica IFT88 ha ridotto la segnalazione di IL-1β e ha eliminato gli effetti antinfiammatori del carico, indicando che il meccanismo è IFT-dipendente. Il carico ha ridotto il pool di tubulina non polimerizzata, che è stato replicato dal taxolo, che ha anche imitato gli effetti antinfiammatori del carico meccanico e ha impedito l’allungamento delle ciglia.
Questo studio dimostra che il carico meccanico sopprime la segnalazione infiammatoria IFT-dipendente attivando HDAC6 e la modulazione post-trascrizionale della tubulina.
Questi risultati non solo dimostrano che l’esercizio ha un effetto positivo sulla cartilagine e può ridurre il rischio di malattie infiammatorie delle articolazioni, ma anche aprire la strada a un approccio terapeutico completamente nuovo, la meccanomedicina, in cui i farmaci imitano l’azione delle forze meccaniche per prevenire gli effetti dannosi dell’infiammazione.